domenica 20 ottobre 2024

L'ADDIO E I RICORDI DEGLI ULTIMI "CORDARI" DELLA GROTTA A SIRACUSA

La "Grotta dei Cordari" a Siracusa.
Foto tratta dall'opera "Sicilia d'Oggi"
edita dall'Istituto Poligrafico dello Stato nel 1955


Il 7 maggio del 1968 a Siracusa, Vincenzo Ambrogio senior ed il nipote Vincenzo, all'epoca di 80 e 48 anni, lasciarono il loro storico lavoro di "cordari" all'interno della omonima grotta, adiacente all'Orecchio di Dionisio. Per anni, i due Ambrogio avevano resistito alla tentazione di interrompere l'attività, sconfitta dall'avvento delle fibre sintetiche e dalla produzione di canapa ritorta a macchina. Le cronache del tempo ricordano che il più anziano degli Ambrogio, prima di abbandonare la grotta, volle bere un bicchiere di vino insieme ad alcuni amici ed a un paio di giornalisti accorsi per raccontare l'evento. A questi ultimi ricordò una precedente e più affollata ressa di cronisti e fotografi all'interno della "Grotta dei Cordari". Era l'aprile del 1955, quando Winston Churchill, protetto da un cordone di addetti alla sicurezza, vi piazzò il suo cavalletto da pittura per raffigurare i "cordari" al lavoro. Un giornalista tedesco cercò allora di convincere Vincenzo Ambrogio senior a ricevere in prestito una macchina fotografica; dietro compenso di centomila lire, avrebbe dovuto scattare di nascosto un paio di fotografie all'ex premier inglese. Ambrogio rifiutò l'offerta, dando ai cronisti siracusani questa motivazione:

"Come potevo tradire quell'ottimo amico che quando beveva un sorso di ottimo whisky mi passava sempre la bottiglia prima di riporla nella sua borsa?"



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