Paesaggio di Stromboli. Fotografia di Alfredo Camisa tratta dalla rivista "Sicilia" edita dall'assessorato Turismo e Spettacolo nell'aprile del 1961 |
"A Stromboli - ha scritto Ida Fazio nel saggio "Il tesoro dei santi di Stromboli", edito nel 2017 dall'Associazione di Promozione Sociale "Attivastromboli!" - l'economia e la società sembrano essere un contesto aperto e dinamico in cui le donne hanno un ruolo forte, come anche nel resto dell'Arcipelago ( delle Eolie, n.d.r. )... La popolazione di Stromboli nel XIX secolo è formata più da donne che uomini... Le donne non solo sono spesso proprietarie delle case e delle terre come gli uomini, ma sono anche presenti in tutti i tipi di mestiere. Gli atti notarili lasciano nell'ombra l'economia informale, praticata giornalmente dalle donne più che dagli uomini.
Ma le testimonianze dei viaggiatori e le altre fonti storiche, come inchieste, indagini, processi, sanzioni fiscali ce le mostrano attive nell'agricoltura, nella marineria e nella pesca, nel commercio e nell'intermediazione, nel piccolo credito. Nel primo Ottocento, alcune indagini governative contro il contrabbando e la frode rivelano che le donne a Stromboli erano attive nei piccoli commerci tra le isole, da sole o insieme ai loro mariti...
Abbiamo l'occasione di osservare, come alcune donne facessero da intermediarie, altre offrivano servizi ai marinai e ai corsari che sostavano sull'isola, davano e ricevevano denaro in prestito o facevano credito sui prodotti smerciati. Infine, una preziosa testimonianza processuale su una imbarcazione venduta di frodo "con reti di piscare, ed altri ordegni di pesca" ci conferma che "in quell'Isola talune donne sono prattiche dell'arte marinaresca": ecco un Rosalia Cincotta che va in mare per conto di un sacerdote che ha comprato quella barca, da sola, così come ci vanno anche i suoi due fratelli, marinai..."
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