venerdì 4 aprile 2008

1965, DE MAURO E LA 'SELVAGGIA' LINOSA























Per i 400 linosari dell'epoca, quel reportage - l'anno era il 1965 - rappresentò probabilmente una delle prime finestre giornalistiche aperte sul mondo lontano del loro lembo di terra vulcanica: Linosa, appunto, "piccola remota selvaggia isola, di una povertà toccante come la fierezza dei suoi abitanti".
A descrivere con queste parole l'estremo Sud d'Italia, nell'azzurro dell'arcipelago delle Pelagie, fu Mauro de Mauro, il cronista del quotidiano palermitano 'L'Ora' destinato a scomparire, cinque anni dopo, in uno dei gialli più oscuri della moderna storia d'Italia.
De Mauro sbarcò allora a Linosa come inviato della rivista 'Le vie d'Italia', edita dal Touring Club Italiano; ad accompagnarlo c'era il fotografo palermitano Nicola Scafidi, autore degli scatti presentati da 'REPORTAGESICILIA'.
Il loro articolo è una preziosa memoria per i linosari di oggi, e colpisce il lettore per la descrizione ricca di fatti e nomi "dell'ultimo lembo di terra vergine ancora da scoprire per chi voglia godere ancora la rarissima ebrezza di un'angolo d'Europa selvaggio, primitivo, incontaminato".
Dell'isola, munita all'epoca di un frigorifero a gas, "ma utilizzato per i consumi dei turisti", il giornalista de 'L'Ora' sottolineò la bellezza del mare, ma soprattutto la straordinaria pulizia delle case. "I pavimenti brillano - si legge nel reportage - la biancheria è candida, ogni mattina le donne - spesso due volte al giorno - lavano con lo straccio bagnato il cemento antistante la soglia di casa, e scopano il tratto di strada che fronteggia l'abitazione: ignorano cosa sia l'acqua corrente ed hanno il culto della pulizia. Si servono di acqua piovana raccolta in piccole cisterne".
Poi de Mauro descrive le frequentazioni turistiche di quegli anni: "l'isoletta è frequentata per lo più da francesi e tedeschi. Vecchi aficionados dell'isola sono i Parodi ed i Costa di Genova, e molti fra i più illustri sub d'Italia e di Europa che una decina di anni fa hanno scoperto Linosa ed hanno battezzato 'Piccolo Paradiso' la zona intorno al Faro, dove la lava nera e compatta che si immerge nelle onde è rivestita di incrostazioni che la rendono di un bianco abbagliante".
Oggi Linosa conta 480 abitanti, e non ha cambiato molto l'aspetto di isola lontana da quella civilità del consumo che distrugge l'anima dei luoghi più remoti.
L'isola, da molti anni, dispone di acqua e di luce - la cui penuria, nel 1965, affliggeva gli isolani - ma attende ancora quel nuovo porto allora già invocato dai linosari. Meno frequentata rispetto a Lampedusa, Linosa trova voce ai nostri giorni grazie al sito http://www.linosa.biz/, finestra virtuale di una terra che fece così scrivere a de Mauro: "la verità è che non esiste, in tutti i mari del Mediterraneo, un'altra Linosa".














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