"Talvolta m'accorgo di ricordare il cielo della Sicilia come quello liquido di un mare a specchio disteso sopra di me in una luce a volte opaca a volte abbagliante.
In effetti, a vederla dal fondo, la superfice del mare è proprio un cielo rovesciato in cui le onde ed i raggi del sole si rincorrono come in un giorno di temporali.
Nubi, piovaschi e chiarori si distendono da un orizzonte all'altro, in una volta vastissima allo stesso tempo trasparente e cupa"
Folco Quilici, Sicilia, Esso Italiana 1977
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