giovedì 3 gennaio 2013

QUANDO ANCHE GLI AGRIGENTINI SI VOLTAVANO

Due giovani ad Agrigento si voltano per guardare
una ragazza che cammina in strada.
La fotografia venne scattata da Sansone alla fine degli anni Cinquanta e venne probabilmente ispirata da due famose immagini precedentemente realizzate a Firenze e Milano da Ruth Orkin e
Mario De Biase.
Lo scatto riproposto da ReportageSicilia è tratto dall'opera "Sicilia", collana "tuttitalia" edita nel 1962 da G.C.Sansoni
ed Istituto Geografico De Agostini 

La fotografia scattata ad Agrigento e riproposta in questo post da ReportageSicilia risale alla metà degli anni Cinquanta: ritrae la scena di due ragazzi che si voltano al passaggio di una ragazza che accompagna due donne più anziane, probabilmente la madre e quella che potrebbe essere una zia o una nonna. L’immagine, attribuita a Sansone e pubblicata nell’opera “Sicilia” della collana “tuttitalia”, edita nel 1962 da G.C. Sansoni ed Istituto Geografico De Agostini, venne probabilmente ispirata da due note immagini realizzate in quegli anni a Firenze e Milano. In entrambe, un gruppo di uomini si sofferma a guardare con occhio avido e morboso il passaggio di una donna.
Quella scattata dall’americana Ruth Orkin a Firenze nel 1951 ritrae un’amica sua connazionale, Ninaleen Craig; Mario De Biasi immortalò invece nel 1954 Moira Orfei a passeggio in una strada di Milano.

La fotografia dell'americana Ninaleen Craig scattata a Firenze nel 1951 dalla connazionale Ruth Orkin.
Insieme all'immagine di Mario De Biase realizzata tre anni dopo a Milano, entrambi gli scatti sono diventati una rappresentazione della società italiana di quegli anni, e dei suoi rapporti fra uomo e donna.
La componente siciliana possedeva diversi connotati culturali: un dato che emerge anche dalla comparazione fra la fotografia agrigentina e le più famose immagini fiorentina e milanese 
La fotografia ambientata ad Agrigento sull’esempio degli scatti della Orkin e di De Biasi – questi ultimi nel frattempo diventati una rappresentazione del costume nazionale di quegli anni, e che contrapponeva il desiderio di disinibizione femminile allo stereotipo del gallismo degli uomini – se ne discosta tuttavia in maniera sostanziale.

Un gruppo di uomini milanesi osserva il passaggio in strada di una sempre appariscente Moira Orfei.
La fotografia venne realizzata nel 1954 da Mario De Biase
L’anonima ragazza agrigentina, a differenza della donna americana e di Moira Orfei – e della loro esibita libertà di movimento - sembra quasi essere scortata dalle più anziane donne della famiglia; i due ragazzi che si voltano per guardarla sorridono senza quella ostentata e collettiva malizia che si coglie negli sguardi degli uomini a Firenze e Milano.
Lo scatto di Sansone, infine, se ha avuto la sorte di non entrare nella storia del costume italiano possiede almeno una qualità assente negli illustri precedenti di Ruth Orkin e Mario De Biase: la spontaneità della scena, che fu invece da loro preparata con la gratuita passerella in strada della Craig e della Orfei, ad esclusivo beneficio degli obiettivi dei due fotografi.
L’autore dell’immagine in cui “anche gli agrigentini si voltano”, infine, potrebbe semmai essere stato ispirato dalla lettura di ciò che il saggista svizzero Daniel Simon scrisse in quel periodo del costume locale, dopo avere “auscultato il suo polso, mescolandomi un poco alla sua vita quotidiana, di un agglomerato che possiede circa 40.000 anime”.

Una donna agrigentina affacciata su un balcone costruito su un prospetto architettonico tardocinquecentesco.
L'immagine attribuita al fotografo Armao - come quelle di apertura e chiusura presenti in questo post - è tratta dalla già citata opera "Sicilia" edita nel 1962   
Una lunga e sinuosa arteria attraversa obliquamente la città, concentrando qui il commercio e tutto il movimento, la via Atenea. Davanti ai caffè, alle botteghe di barbiere – si legge nel saggio intitolato “Sicilia”, edito nel 1956 da Edizioni Salvatore Sciascia - i giovani commentano le notizie sportive, parlano dell’ultimo film di Rossellini o ammutoliscono al passaggio di una bella ragazza che, con gli occhi bassi, accompagna la madre. I notabili discutono di politica, le massaie corrono per le compere. Tutti si conoscono, si salutano festosamente, si abbordano in cerca degli ultimi pettegolezzi, si guardano, senza averne l’aria, a vicenda studiandosi. Anche lo straniero di passaggio è subito notato ed ogni richiesta di indicazione viene soddisfatta con estrema gentilezza…”.

Una panoramica di Agrigento negli anni dello scatto di Sansone.
L'immagine è attribuita a Fotocielo

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