Due elementi quotidiani tipici - sia pure assai diversi - nella vita del quartiere palermitano dell'Albergheria: il pane con la "meusa" e padre Pio da Pietralcina |
La fotografia di ReportageSicilia è
stata scattata qualche mese fa nel popolare quartiere palermitano dell’Albergheria.
L’immagine accosta due elementi imprescindibili nella devozione popolare
cittadina, sia pure assai diversi nel genere: il panino con la “meusa” – che nell’incerto
richiamo per i turisti stranieri ( “sicilian special” ) conserva un’enigmatica
definizione dialettale della parola “milza”, traducendo invece il termine panino
in “sandwich” – ed una statua benedicente di padre Pio.
Non è dato sapere se l’offerente
del sandwich con meusa abbia apposto il suo cartello in prossimità del santo
sperando di ottenerne l’intercessione per i suoi buoni affari.
Certo, il panino
con la meusa ed il frate di Pietralcina fanno parte dell’imprescindibile patrimonio
di certezze nella non facile vita quotidiana dell’Albergheria: l’una di tipo
gastronomico, l’altro dal valore religioso e devozionale.
In comune, del resto,
la “meusa” ed il santo vantano a Palermo un fedele fervore popolare, legato a
bisogni che nascono spesso dalla precarietà economica; pochi euro permettono il
lusso di uno spuntino in strada, mentre una preghiera od un’invocazione a padre
Pio affidano alla fede la speranza in un domani migliore.
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