domenica 9 marzo 2014

LE BIANCHE QUARTARE DI LENTINI

"Bummuli" e "nziri" in terracotta descritti nel 1966 nel "Repertorio dell'artigianato siciliano" 


Le "quartare" sono state in passato oggetti molto diffusi nelle produzioni isolane di utensili in terracotta, specie in quelle località dove esistevano cave d'argilla.
Se ne costruivano di fogge diverse e ciascuna aveva un nome specifico, cambiando definizione da provincia a provincia.
Destinati al trasporto di piccole provviste d'acqua, i "bummuli" avevano un collo lungo e stretto, in modo da evitare la fuoriuscita del liquido durante il viaggio; le "quartare" con la bocca e il collo larghi, invece, si definivano "nziri", e spesso disponevano anche di un coperchio.



"Le 'quartare' di Lentini - si legge in "Repertorio dell'artigianato siciliano", edito nel 1966 da Salvatore Sciascia con fotografie di Arno Hammacher - sono costruite di un'argilla leggera e porosa che, all'uscita dei forni, ha un colore bianchissimo.
Per una antica tradizione, i 'quartarari' di Lentini trattano l'argilla a lungo con comune sale di cucina e, nella fabbricazione al tornio, dedicano una cura particolare a rendere sottili le pareti delle brocche.
Le 'quartare' di Lentini sono famose e ricercate in tutta la Sicilia orientale in quanto conservano l'acqua a un giusto punto di freschezza sotto qualunque temperatura.
Una varietà caratteristica delle 'quartare' di Lentini è costituita da quelle a rilievi e con i manici intrecciati...".





2 commenti:

  1. Francesco Nicotra niccarter55@hotmail.com8 settembre 2015 alle ore 13:48

    Bisogna anche spiegare perché l'acqua rimane fresca anche quando è sotto un sole cocente. Il segreto sta tutto nell'evaporazione. Il sale da cucina mischiato con l'argilla, dopo la cottura in forno dei bummuli e il raffreddamento venivano riempite di acqua che veniva cambiata credo due volta al giorno per una settimana. Questa procedura serve per sciogliere il sale che si trova mischiato ancora con l'argilla cotta. Dopo che si è sciolto lascia all'interno del bummulo microscopici pori. Essi lasciano passare pochissima acqua che bagna "u bummulo" lasciandolo sempre umido. L'evaporazione provoca un costante abbassamento della temperatura che conseguentemente abbassa quella dell'acqua rendendo il bummulo un frigorifero portatile. Stessa modalità avveniva nelle borracce militari che erano coperte da un panno che veniva bagnato per provocare la medesima evaporazione e quindi lo stesso raffreddamento.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie davvero per le preziose informazioni che arricchiscono i contenuti del post.
      Anche nella manifattura del bummulo si coglie il genio e l'abilita' dell'artigiano capace di lavorare con intelligenza le materie fornite dalla natura.
      ReportageSicilia

      Elimina