martedì 17 giugno 2014

SICILIANDO














"Ogni puntino sulla carta, ogni nome, ogni fermata lungo una tortuosa stradina di montagna, diventa una promessa, una potenziale fonte di incantevoli scoperte.
Non dovete fare altro che parcheggiare l'auto in piazza, girare per il centro e andare alla scoperta del museo civico.
Ma la Sicilia è sempre lì a mettervi in guardia contro gli eccessi d'entusiasmo: non crediate di sapere già ciò che accadrà, non tentate di prevedere l'esperienza che vi attende dietro l'angolo.
Ci sono zone dell'isola - le squallide periferie di Palermo e Catania, i superinquinati centri petroliferi di Gela e Porto Empedocle - che bisognerebbe attraversare in fretta, a occhi e naso chiusi, anche se basta un attimo per rimanere colpiti dalle esalazioni tossiche e dalla vista dei desolanti casermoni dei quartieri dormitorio"
Francine Prose

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