lunedì 5 ottobre 2015

LA FONDAZIONE DEL VILLAGGIO DI PERGUSA

Cinque immagini del borgo rurale ennese pubblicate nell'aprile del 1938 dalla rivista mensile "l'Ingegnere"


Una veduta panoramica del Villaggio Pergusa,
costruito dopo la bonifica delle zone paludose del lago, a partire dal 1935.
Il progetto originario, redatto dal Genio Civile di Enna,
prevedeva la costruzione di alloggi per un totale di 1500 residenti

"Il Duce ha trovato sulle rive del lago un paesino tutto nuovo, con una folla di contadini dalla numerosa figliolanza, ai quali Egli ha dato le chiavi delle case, che ora essi andranno ad abitare; ed ha trovato una folla di giovani spose, alle quali ha dato l'anello in acciaio in cambio di quello d'oro che esse diedero alla Patria in un giorno indimenticabile, quando il Popolo italiano mostrò, al pari della sua forza, il suo grandissimo cuore che palpitava d'orgoglio e di amore.
Tutte le giovani spose avevano l'abito bianco, le donne più anziane avevano indossato il costume paesano, e tutte avevano doni da offrire a Mussolini, piccoli doni che erano degni, per il modo come erano offerti, di essere graditi dal Duce.


Un altro scatto del Villaggio,
dominato dalla mole di una chiesa e di un alto campanile

Mussolini, mentre la folla lo acclamava con una indicibile passione, ha visitato gli edifici pubblici del paese o due o tre case di contadini; poi ha assistito alla benedizione nuziale, durante la quale sono stati dati alle donne gli anelli in acciaio; infine, ha chiesto le più minute informazioni sugli uomini e sulle cose, suscitando, come sempre, fra gli ascoltatori la più profonda meraviglia per la perfetta conoscenza delle varie questioni.
Poi è giunto a Enna, accompagnato dalla gratitudine dei contadini di Pergusa, ai quali ha dato la buona terra e la linda casa e, soprattutto, il pegno del suo vigile amore..."

Così la stucchevole retorica giornalistica che racconta le vicende dei regimi dittatoriali guidò la prosa di Alfio Russo nella cronaca dell'arrivo di Benito Mussolini nel Villaggio Pergusa.


Uno scorcio della piazza principale del Villaggio Pergusa.
Si riconoscono la facciata della chiesa
e l'edificio adibito a scuola.
Il borgo nacque per accogliere i contadini della zona
e gli abitanti di decine di grotte della periferia ennese

La sua presenza in quest'angolo di Sicilia - oggetto di un lungo reportage sulla prima pagina de "La Stampa" del 15 agosto 1937 - fu legata all'inaugurazione del villaggio rurale costruito l'anno precedente a poca distanza dal lago, a circa 12 chilometri da Enna.
Le zone lacustri del bacino salmastro erano state bonificate a partire dal 1935, eliminando i focolai di malaria e favorendo le attività di pascolo e cerealicole. 
La costruzione del nuovo centro rurale di Pergusa fu realizzata dall'Ufficio del Genio Civile di Enna, che vi destinò - oltre ai contadini della zona - decine di famiglie fino ad allora alloggiate in centinaia di grotte alla periferia del capoluogo.


Una veduta dell'area del lago di Pergusa
sottoposta alla bonifica

Le fotografie e le notizie sul borgo di Pergusa ora riproposte da ReportageSicilia sono tratte dalla rivista mensile "L'Ingegnere", edita nell'aprile del 1938 dal Sindacato Nazionale Fascista Ingegneri.

"I lavori vennero eseguiti dal locale Ufficio del Genio Civile - scriveva l'ingegnere C. Roccatelli - con una rapidità eccezionale: in soli sei mesi si è costruito il nuovo centro con i suoi edifici principali ed un primo nucleo di abitazioni ( nucleo che dovrà estendersi sino a comprendere una popolazione di 1500 abitanti ); si è eseguita la bonifica del lago, mediante colmate, banchinamenti, piantagioni e strade e si sono messe a coltura nuove terre.
Il nuovo abitato, a carattere estensivo, si snoda intorno alla piazza principale sulla quale si raccolgono i più importanti edifici: la chiesa, la Casa delle Organizzazioni Fasciste e della delegazione Podestarile, le scuole, la stazione sanitaria e l'infermeria, la caserma dei RR.CC.
Le abitazioni, a tipo rurale, sono disposte in casette isolate di un sono piano.
Queste comprendono due alloggi ciascuna e, separate da portici, la stalla e gli accessori.
Ogni alloggio ha un appezzamento di 1000 mq. di terreno, oltre a quelli che le singole famiglie hanno già ottenuto in coltivazione"


Sistemazione stradale e piantagione di alberi
lungo le sponde sino a pochi anni prima paludose


La crescita demografica del Villaggio Pergusa non fu in linea con le aspettative dei suoi progettisti; secondo le Guide Rosse della Sicilia del TCI, nel 1953 i residenti erano infatti 278, saliti ad appena 548 nel 1968.
     

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