venerdì 9 ottobre 2015

LA PROCESSIONE DEI BRONTESI CONTRO LA LAVA DELL'ETNA

Una fotografia pubblicata nel dicembre del 1949 dal settimanale "l'Europeo" documenta la mobilitazione religiosa di Bronte contro un'eruzione che mise allora a rischio il paese etneo



In tanti ricordano quando fra l'autunno del 1992 ed i primi mesi del 1993 l'eruzione dell'Etna - un fronte lavico pericolosamente diretto verso Zafferana - venne fronteggiata con l'uso di esplosivo e blocchi di cemento.
Fu uno spettacolo essenzialmente alimentato dai media televisivi, che documentarono con telecamere ed inviati l'assalto militare messo per la prima volta in atto dai vulcanologi contro le colate di lava.
Fino ad allora, la popolazione dei paesi che vivono all'ombra dell'Etna aveva in qualche caso affidato la salvezza delle case all'opera di bulldozer ed escavatori. 
Più frequentemente, la lotta contro la violenza naturale del vulcano è stata combattuta con l'arma della fede: preghiere e processioni spintesi sino ai margini del fronte lavico.
Un esempio di questa pratica religiosa è documentato dalla fotografia riproposta da ReportageSicilia.
L'immagine - tratta dal settimanale "l'Europeo" del 4 dicembre del 1949 - ritrae un gruppo di abitanti di Bronte in preghiera con due sacerdoti il 2 o il 3 dicembre.



In quei giorni- dopo una violenta scossa avvertita in paese alle 5.25 del giorno 2 - un fronte lavico si mosse in direzione di Bronte, distruggendo un bosco di pini.
Quell'eruzione riaprì vecchie paure e il ricordo di antiche tragedie: nel 1843, l'azione distruttiva dell'Etna era costata la vita ad oltre 50 brontesi.   

"Don Luigi Longhitano, parroco di Bronte, circondato da un gruppo di fedeli e con in mano una reliquia - si legge nella didascalia che accompagnava la fotografia de "l'Europeo" -  va incontro alla colata dell'Etna per fermarne la marcia.
L'eruzione è stata preceduta da una forte scossa sismica verso quota 3000 del versante Sud-Ovest del cratere centrale.
Si è prodotto un vasto squarcio, mentre tre altre bocche si sono aperte nella stessa direzione, alcune centinaia di metri più in basso.
Il paese di Bronte era direttamente minacciato, ma la lava non l'ha raggiunto" 



FONTI ON LINE
http://www.bronteinsieme.it/2st/eruzioni_etna.html

Si ringrazia "La Bottega del Libro" di via Antonio Tempesta 63, a Roma, per la preziosa consultazione e l'utilizzo della collezione delle passate annate de "l'Europeo" 

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