"E stavolta ti dico questo: da un pò di tempo m'accorgo che ogni cosa nuova che leggo sulla Sicilia è una divertente variazione su un tema di cui ormai mi sembra di sapere già tutto, assolutamente tutto.
Questa Sicilia è la società meno misteriosa del mondo: ormai in Sicilia tutto è limpido, cristallino: le più tormentose passioni, i più oscuri interessi, psicologia, pettegolezzi, delitti, lucidezza, rassegnazione, non hanno più segreti, tutto è ormai classificato e catalogato.
La soddisfazione che danno le storie siciliane è come quella d'una bella partita di scacchi, il piacere delle infinite combinazioni di un numero finito di pezzi a ognuno dei quali si presenta un numero finito di possibilità.
Mentre per ogni altro capitolo dello scibile umano, per ogni altra voce dell'enciclopedia, sappiamo che non riusciremo mai a toccare il fondo, che più ne impariamo e più qualcosa ci sfugge, la voce 'Sicilia' ci dà il piacere più unico che raro di confermare a ogni nuova lettura che il nostro bagaglio d'informazioni era adeguatamente ricco e aggiornato.
Tanto che speriamo ardentemente che nulla cambi, che la Sicilia resti perfettamente uguale a se medesima, così potremo al termine della nostra vita dire che c'è almeno una cosa che abbiamo conosciuto a fondo!"
Italo Calvino, lettera a Leonardo Sciascia del 10 novembre 1965
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