Una strada di Ragusa Ibla in una fotografia di Giuseppe Leone. L'immagine illustrò un reportage pubblicato nel 1961 dal mensile del TCI "Le vie d'Italia" a firma di Giuseppe Tarozzi |
"Come dovunque in Sicilia - ha scritto il giornalista Giuseppe Tarozzi nell'agosto del 1961 nel reportage "Qualche giorno a Ragusa " ( "Le vie d'Italia" del TCI ) - anche Ragusa altro non è che il frutto di una storia complessa, aggrovigliata, tormentata; di un incrociarsi di molte razze; di un susseguirsi di dominazioni che segnano e ritmano lo scorrere dei suoi secoli.
Dai sicani ai fenici, dai greci ai romani, dagli arabi ai normanni, dai francesi agli spagnoli ai Borboni, la storia di questa città è sempre stata contrassegnata da dominazioni spesso vessatorie, imposte con la forza e col sangue.
Dai sicani ai fenici, dai greci ai romani, dagli arabi ai normanni, dai francesi agli spagnoli ai Borboni, la storia di questa città è sempre stata contrassegnata da dominazioni spesso vessatorie, imposte con la forza e col sangue.
Né basta: a leggerne gli annali, si apprende che più volte fu martoriata da 'orribili et crudeli pestilenze, et anco distrutta da tremuoti rovinosi'"
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