Questa la didascalia che illustrò la fotografia panoramica di Castellammare del Golfo nell'opera "Sicilia", edita nel 1961 (?) da E.Chiusa e G.Casolaro per la collana "Enciclopedia Turistica" ( Azienda Grafica Editoriale Torino ).
L'immagine ritrae la zona del porto della cittadina trapanese dall'alto belvedere che corre appena fuori dalla cittadina - lungo la statale 113 - in direzione di Scopello: un piazzale ancor oggi fra i più battuti in Sicilia da viaggiatori e turisti alla ricerca di uno scatto che racconti l'Isola.
Qualche anno prima - il 1953 - l'aggettivo "pittoresco" era stato già utilizzato per Castellammare del Golfo dalla "Guida Rossa" del Touring Club Italiano:
"Castellammare del Golfo è una pittoresca cittadina in fondo al golfo omonimo, a scacchiera sopra un piano inclinato verso il mare"
L'enciclopedia Treccani illustra così il significato del termine "pittoresco":
"Di paesaggio, veduta, scena, oggetto che, per le loro caratteristiche di composizione e di colore, attirino l'attenzione, siano capaci di suscitare emozioni piacevoli, interesse, curiosità"
Leggendo questa definizione - e osservando oggi quei luoghi dallo stesso belvedere - rimane intatta la bellezza dei colori del mare sottostante: un Tirreno declinato in una variabile tavolozza di blu, di azzurri e di verdi, ogni giorno diversi per i cambi di luce e di vento.
Si è perso invece il carattere del "pittoresco" di Castellammare del Golfo, a causa delle radicali trasformazioni urbanistiche nel frattempo subìte dalla cittadina e dal suo porto, un tempo delimitato da una larga e candida spiaggia.
E' l'inevitabile effetto dello stravolgimento ambientale per mano dell'uomo e delle sue attività, qui a Castellammare del Golfo come in altri luoghi un tempo definiti "pittoreschi" della Sicilia ( ad esempio - per rimanere nell'ambito delle località costiere - Cefalù, Acitrezza o Marzamemi ).
Nessun commento:
Posta un commento