"La vera razza in estinzione, qui, nel gomito di Sicilia, sono i quarantenni, i trentenni, i ventenni.
Non li vedi più, non ci sono.
Te ne accorgi in due momenti: a Natale, e d'estate, soprattutto d'estate ( le vacanze di Natale durano troppo poco, la famiglia ti inghiotte nei suoi riti ) quando a un certo punto le nostre strade si popolano di persone strane, che non sono turisti, ma è come se lo fossero, che hanno un doppio passo, uno malfermo e uno sicuro, confidenza con alcuni posti e un certo senso di estraneità: sono loro, quelli che se ne sono andati, gli universitari, o quelli che hanno trovato al Nord un lavoro, messo su famiglia.
Tornano per l'estate, come te, sorella mia, o per le ferie, e d'improvviso come una fata Morgana, mentre li vedi affollare le spiagge, il corso, i locali, hai tutto d'un colpo una visione che ti lascia senza fiato.
Come sarebbe questa terra se fossero rimasti, quante potenzialità, quante cose avremmo potuto fare insieme.
E invece loro sono i fortunati che se ne sono andati, noi quelli che restano, e abbiamo un fardello in più da sopportare, quello del resoconto, rispondere ai che si dice, come va, cumpà, che novità ci sono a Marsala/Trapani/Mazara, come sta tizio, caio, la sorella di, il cugino di, fare una sorta di repertorio, e poi cadere nel solito vortice, cumpà, qui è bello, però, sapessi, dove sto io: gli asili aperti fino a tarda sera, il tempo pieno a scuola per i figli, una visita specialistica prenotata in una settimana, all'università hanno il tutor, cumpà, e le mostre e i concerti, minchia cumpà, cose che non possono sapere quelli che restano, baci, certo che poi rivediamo..."
Giacomo Di Girolamo
"Gomito di Sicilia"
Editori Laterza, 2019
125 pagine, 13 euro
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