domenica 28 febbraio 2021

CONTRASTI E LEGAMI FRA MARE E CIELO DI SICILIA SECONDO FOLCO QUILICI

Costa tirrenica fra Palermo e Messina.
Foto Ernesto Oliva-ReportageSicilia


"Talvolta - ha scritto Folco Quilici ( "Sicilia", Esso Italiana, 1977, introduzione di Leonardo Sciascia ) - m'accorgo di ricordare il cielo della Sicilia come quello liquido di un mare a specchio disteso sopra di me in una luce a volte opaca a volte abbagliante. In effetti, a vederla dal fondo, la superficie del mare è proprio un cielo rovesciato in cui le onde e i raggi del sole si rincorrono come in un giorno di temporale, nubi, piovaschi e chiarori si distendono da un orizzonte all'altro, in una volta vastissima allo stesso tempo trasparente e cupa.

Il cielo del mare come il cielo aereo, dunque, possono sovrapporsi e confondersi in immagini molto simili; e possono ancor più facilmente confondersi nel sovrapporsi di ricordi e sensazioni vissute, registrate, accumulate lungo itinerari di scoperta e di lavoro in un paese ove lo spazio naturale della realtà sembra non avere limiti definiti; sembra non seguire le regole consuete in cui gli elementi di ogni oggettiva realtà - d'abitudine - si dispongono..."

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