Il faro di Capo Zafferano. Foto Ernesto Oliva-ReportageSicilia |
Con i suoi undici metri di altezza e la torretta di forma ottagonale, il faro ad ottica fissa di Capo Zafferano vive da decenni uno stato di completo abbandono: una condizione che risale agli anni Settanta del Novecento, quando la lanterna venne automatizzata, senza più un presidio dei guardiani. Il faro venne costruito dopo il 1879 con una spesa di 36.000 lire, nello stesso periodo in cui vennero edificati quelli di Capo Peloro, Salina, Ustica e Pantelleria. La decisione di dotare questo tratto di costa palermitana di un impianto di segnalazione marittima nacque dall'esigenza di fornire indicazioni alle navi dirette al porto di Palermo da levante. Il faro, collocato a guardia di un promontorio ricco di attrattive botaniche e sottomarine, divenne anche un punto di riferimento utile ad evitare le secche di Solanto, responsabili di naufragi ed incidenti. In uno di questi, ancora nell'ottobre del 1928 - complice il forte vento di scirocco - la motobarca "Giuseppina" di Porticello colò a picco ad un miglio dal faro; sette pescatori riuscirono a rifugiarsi su una scialuppa di salvataggio priva dei remi e furono tratti in salvo al largo di Mondello. Nel 1886, l'impianto era già in funzione e nei primi anni del Novecento, nella lista dei faristi che vi prestavano servizio figura il nome di tale Alfonso Verruso. Il degrado attuale del faro riguarda anche una serie di resti di strutture militari costruite negli anni del secondo conflitto mondiale, quando capo Zafferano divenne uno strategico punto di osservazione e passaggio di mezzi navali ed aerei, alcuni dei quali giacciono sui profondi fondali circostanti. Negli ultimi anni si è più volte discusso un progetto di recupero dell'intero complesso, di proprietà demaniale; ma come accade già per altri fari dell'Isola - ad esempio l'altro palermitano di Capo Gallo - dalle parole non si è mai passati ai fatti, lasciando questo storico faro in mano ai vandali ed alle sferzate del vento che spesso spazzano il promontorio di Capo Zafferano.
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