Veduta del monte Cofano. Fotografia di Giuseppe Lamia tratta dalla rivista "Sicilia Oggi" del settembre 1959 |
Ci sono luoghi che in Sicilia connotano più fortemente di altri l'identità fisica, ambientale e storica dell'Isola, lasciando spazio - a chi abbia modo di frequentarli - a spontanee suggestioni sentimentali ed emotive. Uno di questi è sicuramente monte Cofano, il massiccio calcareo che si erge sulla costa trapanese, fortunatamente risparmiato dalla proliferazione di "villini" e invadenti segni della presenza umana. In un paesaggio aspro e quasi del tutto spoglio di vegetazione - spiccano solo vaste ed indisturbate macchie di palme nane - il monte Cofano, tra rimandi a miti omerici e ricordi di briganti nascosti nelle sue grotte, offre uno dei migliori esempi siciliani di complementare bellezza fra il suo paesaggio terrestre e marino. Quest'angolo di costa dell'Isola ha spinto un profondo conoscitore di luoghi siciliani come Matteo Collura ad esprimere in "Sicilia sconosciuta. Itinerari insoliti e curiosi" ( Rizzoli, 2022 ) questa singolare impressione:
"La conformazione del paesaggio evoca ( all'autore di questa guida è successo ) gli spettacolari rilievi rocciosi della Monument Valley, quelli che il cinema americano ci ha abituati a vedere nei film western. Particolarmente adatto a queste visioni ( o allucinazioni ) un enorme bastione di roccia - monte Cipollazzo, lo chiamano i locali - che domina spiaggette di ciottoli che qui la furia di un torrente ammassa durante i mesi invernali..."
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