La Torretta Pepoli in una fotografia di Carlo Brogi. Immagine tratta da "Da Erice a Lilibeo" di Antonino Sorrentino ( Istituto Italiano d'Arti Grafiche, Bergamo, 1928 ) |
Singolare figura di appassionato d'arte, collezionista, studioso, scultore, compositore musicale e generoso mecenate nella Sicilia del tardo Ottocento, nato a Trapani nell'agosto del 1848, il conte Agostino Sieri Pepoli - compiuti gli studi a Firenze e Bologna - fondò il Museo di Trapani che porta il suo nome. A lui si devono numerosi lavori di restauro e di sistemazione urbanistica ad Erice, all'epoca denominata Monte San Giuliano. Qui - a partire dal 1872 - fece costruire la Torretta Pepoli nell'area sottostante al Balio, preoccupandosi di arredarla con oggetti d'arte e di farla circondare da varie specie di alberi e piante.
"Su una piattaforma rocciosa - ha scritto Silvana Riccobono in "Agostino Sieri Pepoli mecenate trapanese del tardo Ottocento" ( a cura di Maria Luisa Famà, Regione Siciliana, 2004 ) - il Pepoli realizza la rocchetta, un villino detto anche torretta Pepoli, ormai divenuta simbolo di Erice. Si tratta di un manufatto da lui stesso progettato e costruito presumibilmente col suo capomastro di fiducia Simonte, nel quale sono compresenti vari stili con due piccole torri, una circolare coronata da un motivo decorativo a scacchi, sormontato da merli; l'altra quadrangolare; la decorazione a scacchi ricorda lo stemma della casata Pepoli di Bologna, adottato anche da Agostino Sieri Pepoli del ramo collaterale trapanese..."
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