mercoledì 14 agosto 2024

BRANCATI ED IL TEMPO DELLA VITA RITROVATO A MODICA

La chiesa di San Giorgio
e case del centro storico urbano.
Fotografie tratte dalla rivista
"Le vie d'Italia" del TCI
edita nel maggio del 1951


"Quando arrivai a Modica dal mio paese natio, avevo tre anni. Ecco la chiesa di San Giorgio che, affacciandomi nella terrazza, vidi per la prima cosa, e che mi penetrò profondamente nell'occhio, in un punto in cui torna a colpirmi dopo trent'anni: sporgente dalla parete del monte su cui sorge, come un enorme altorilievo, col tortuoso strascico delle sue scalinate..."

Nato a Pachino nel 1907Vitaliano Brancati trascorse la sua adolescenza a Modica, dove frequentò le scuole inferiori. La lasciò all'età di dieci anni, in un giorno di luglio, col proposito di tornarvi in autunno; vi avrebbe rimesso piede solo nel 1948.

"I giorni della mia fanciullezza - avrebbe allora ancora scritto Brancati sulle pagine del "Corriere della Sera" mi assaltano da tutte le parti. 



Poiché, tornando in un luogo, noi siamo portati a riprendere la nostra vita nel punto preciso in cui l'abbiamo lasciata, e a seguitarla senza alcuna interruzione, questo mio giorno di quarantenne s'attacca immediatamente a quella mia notte di ragazzo decenne, con una dolcezza mostruosa, mentre tutto il tempo, intercorso in altri luoghi, fra la notte del '18 e il suo domani del '48, compresso, strappato, amputato, salta via come un tronco marcio..."

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