"San Pier Niceto, la mia cittadina natale, si è rivelata un luogo grazioso, sonnacchioso e piacevole...
Arrivata l'oscurità, Mario all'improvviso ci ha accompagnati dentro un portone e ancor prima di accorgercene ci siamo ritrovati nella cucina di una casa.
Sua moglie Maria ci aveva prevenuto e aveva preparato cena nella casa di sua madre.
L'atmosfera era rilassata, informale, proprio simile a quella che c'è durante le cene della mia famiglia allargata a casa.
C'era chi andava e chi veniva. Si lanciavano frecciatine a voce alta da una parte all'altra del tavolo.
I piatti di pasta venivano fatti girare: maccheroni alla Norma, con salsa di pomodoro e melanzane grigliate...
La madre di Maria gironzolava indaffarata di qua e di là, sullo sfondo, proprio allo stesso modo di mia nonna durante i pranzi di famiglia.
Come secondo, Maria ci ha servito delle cotolette di vitello che con stupore ho trovato pressocchè identiche a quelle che preparava mia madre.
Nella mia mente ha iniziato ad affacciarsi l'idea che la mia cultura famigliare - lo schiamazzo, la fisicità, gli scherzi, il cibo, l'istantanea familiarità nei confronti degli altri - forse non era tanto italiana quanto specificatamente siciliana.
E le mie origini erano lì, proprio lì.
Tutto mi è parso familiare, in modo sbalorditivo e inatteso".
Russell Shorto
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