Fu probabilmente subito prima o subito dopo la visita alle rovine di Selinunte che lo scrittore Giovanni Comisso ed il fotografo Rudolf Pestalozzi si fermarono nella borgata marinara di Torretta Granitola, affacciata sul tratto di mare del canale di Sicilia più vicino a capo Bon.
Il post di ReportageSicilia testimonia quel passaggio, la cui traccia è documentata dalle due immagini pubblicate nel volume "Sicilia", edito nel 1953 a Ginevra da Pierre Cailler http://reportagesicilia.blogspot.it/2014/08/i-villaggi-siciliani-di-giovanni-comisso.html.
Torretta Granitola - località che deve il suo sviluppo all'impianto di una tonnara un tempo attivissima - è uno dei molti luoghi isolani non ancora del tutto espugnati dal turismo di massa; specie a settembre, offre la scoperta di un paesaggio siciliano che nei colori ricorda l'altra costa del Mediterraneo.
"Il mare - scriveva Comisso - mi attrae di più con le sue alghe meravigliose nutrite dal torpore perenne di quelle acque che all'altra sponda bagnavano la terra d'Africa.
Mi immersi subito tra quelle alghe che il muoversi placido delle acque dava loro la cadenza di foglio tremule ai rèfoli meridiani sulle campagne estive.
Protèsi le mani verso alcune verdi gelatinose, splendissime, altre della forma di conchiglie o di funghi d'albero, rosate e fiorenti in ciocche, altre ancora nere simile a liane, a code di cavallo, a capigliature sommerse, che si discioglievano lente.
Non osavo toccarle e strapparle dalle rocce a cui stavano avvinte sicuro che fuori dalle acque, dovesse svanire ogni splendore".
Nessun commento:
Posta un commento