sabato 18 ottobre 2014

SICILIANDO















"Teoricamente la ricetta dei non siciliani per giudicare i siciliani dovrebbe essere facilissima.
Basterebbe un grande imbuto ed immettervi uno dopo l'altro un sicano, un siculo, un cartaginese, un fenicio, un greco, un romano, un bizantino, un barbaro, un saraceno, un arabo, un normammo, un germanico, uno svevo, un francese angioino, uno spagnolo aragonese, uno spagnolo castigliano, un italiano peninsulare, un pisano, un genovese, un napoletano e un piemontese: ne dovrebbe uscire 'il siciliano'.
Ma, alla prova dei fatti, la ricetta non funziona perchè in ogni siciliano prevale il saraceno o il greco, lo svevo o il normanno, il germanico o lo spagnolo, il romano o il francese e così via.
Le cose si complicano quando - e accade frequentemente - prevalgono più discendenze.
A questo punto chi può onestamente classificare 'i siciliani'?
Quanti tipi ne esistono, quanti temperamenti, caratteri, gusti, abitudini, mentalità, modi di comportamento?
E quando i non siciliani parlano della Sicilia, di quali delle molteplici e contraddittorie 'Sicilie' intendono parlare?"
Franz Maria D'Asaro

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