giovedì 14 dicembre 2017

UN SANTONE DI MONREALE AI TEMPI DI GIULIANO

Mattonella maiolicata a Mazara del Vallo.
Fotografia di ReportageSicilia

"I Carabinieri del colonnello Luca hanno trovato, nudo in una grotta e genuflesso un vecchio, con il viso stravolto e la barba lunga.
Era un bandito, questo lugubre signore?
L'eremita, una volta disceso a valle fu infilato in una jeep e condotto assieme ad altri fermati alla Legione dei Carabinieri dove Luca attendeva.
Messo in un angolo, attese il suo turno con calma; poi il colonnello Luca, dopo averlo fissato a lungo, gli chiese chi fosse.

'Sono Santu Barresi, il mago di Monreale - rispose il vecchio - ogni anno per san Martino mi reco in quella grotta a pregare per avere la forza di predire gli avvenimenti dell'anno futuro'.

Il colonnello Luca lo ascoltò tranquillamente:

'Dimmi, che ne sai dell'anno che verrà?'

Ed il vecchio prese a parlare però di torbidi che dovrebbero verificarsi a Napoli, Livorno e Milano; disse che morirà un Grande Capo e che gli scienziati troveranno modo di prolungare la vita, disse che Giuliano non sarà catturato e che, infine, una parte della terra brucerà.
Il colonnello Luca lo interruppe; ma non era adirato.
Diede anzi ordine che lo si rivestisse e lo si facesse partecipe al rancio dei soldati.
Santu Barresi è tornato a Monreale e predice l'avvenire.
A chi lo avvicina afferma che a Palermo, in una caserma, un signore per bene, un ministro o un generale, lo aveva ascoltato ed aveva creduto alle sue previsioni.
Ma i carabinieri lo hanno diffidato a non farsi trovare più una atteggiamenti sospetti.
Perché Luca è generoso, ma una sola volta"

IL TIRRENO, 14 dicembre 1949

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