mercoledì 5 giugno 2019

QUEL DECISIVO VIAGGIO SICILIANO DI GEORGE FLETCHER BASS

Relitto di nave punica ed anfore
conservate all'interno
del Museo Archeologico Baglio Anselmi di Marsala.
Fotografie Ernesto Oliva-ReportageSicilia

"Uno dei padri delle più avanzate ricerche nel nostro Mediterraneo, George Fletcher Bass, ha scritto:

'Se non fosse per la Sicilia, non sarei un archeologo marino.
Se non fosse per la Sicilia, non sarei nemmeno un archeologo'" 

Pochi mesi prima della sua scomparsa, Folco Quilici - un grande divulgatore della cultura sottomarina del Mediterraneo, pioniere in Sicilia delle prime documentazioni cinematografiche subacquee - così volle introdurre le pagine del saggio "Tutt'attorno la Sicilia - Un'avventura di mare", edito nel dicembre del 2017 da UTET.



Quilici ha così ricordato la centralità dell'Isola nel campo della ricerca scientifica dell'archeologia subacquea, di cui l'americano George Fletcher Bass è considerato uno dei padri fondatori.
Promotore del prestigioso "Institute of Nautical Archaeology", lo studioso della Carolina del Sud abbandonò gli studi universitari di lingua e letteratura inglese nel 1952, in conseguenza di una vacanza di primavera trascorsa a Taormina.



Fu allora che, ammirando lo spettacolo del teatro romano con alle spalle il mare ed il profilo dell'Etna, ebbe l'illuminazione che ne avrebbe per legato la futura professione ad una visita della Sicilia:

"Pensai in quel momento di dovere fare di quella esperienza motivo della mia vita di studio"  

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