lunedì 13 aprile 2020

LA LUCE SICILIANA DI VITALIANO BRANCATI


Campagne nel trapanese.
Foto Ernesto Oliva-ReportageSicilia

"Nei miei ricordi siciliani - ha scritto Vitaliano Brancati - la cosa che più si isola dalle altre, sebbene mi sia apparsa sempre mischiata alle altre, e addirittura come un aspetto di esse, è la luce. 
Questa potenza del cielo di agosto, e anche, forse meglio, di gennaio, mi soggioga la memoria.
Ricordo le giornate limpide d'inverno, il cielo che è un immenso lampo turchino...

... In agosto, la luce, peggiorata di qualità, si rafforzava di una sensazione di fragore.
Il cosiddetto silenzio meridiano era assordante come un tuono che si scaricasse da tutti i punti del cielo.
Nelle campagne, gli animali e le piante, rintronati paurosamente, aspettano che il giorno passi, immobili e contratti come chi anela la fine di un temporale..."





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