Una veduta di Troina. La foto di Gaetano Armao è tratta dalla rivista "Sicilia" edita dall'Assessorato al Turismo della Regione Siciliana nel dicembre del 1973 |
Le condizioni di miseria di molte province della Sicilia alla fine dell'Ottocento - anticipatrici di una "questione meridionale" mai affrontata e risolta in Italia - provocarono rivolte popolari in molti comuni dell'Isola.
Fra le più gravi, si ricordano quelle avvenute a Troina nel 1898: centinaia di uomini, donne e ragazzi furono protagonisti di disordini con carabinieri, delegati di pubblica sicurezza e soldati dell'esercito mandati in tutta fretta dalla Prefettura di Catania per sedare i tumulti.
Già nel settembre del 1887 - nei tragici giorni di un'epidemia di colera, favorita dall'assenza di una moderna rete idrica e fognaria - le condizioni di miseria a Troina avevano provocato altre rivolte, costate la vita ad un carabiniere.
Le violenze del 1898 ebbero luogo per tutta la seconda metà del mese di febbraio; così il Corriere della Sera riferì quelle più gravi, avvenute nelle giornate del 17 e del 18:
"Una grande moltitudine di contadini di Troina affamati, da molti giorni chiedendo inutilmente distribuzioni di farina e di frumento, assalì il Municipio, penetrò negli uffici, ruppe i mobili, percosse gli impiegati , prese una bandiera e scese in strada chiamando la popolazione alle armi.
Incontratisi con i soldati, cominciarono la sassaiola. I soldati risposero col fuoco. Vi furono quattro morti e una ventina di feriti. furono feriti anche un tenente di fanteria, il delegato Boccafurni e quattro soldati.
I contadini maggiormente compromessi si sono dati, armati, alla campagna. Furono spedite in rinforzo due compagnie. La causa dei gravi torbidi si attribuisce alla scarsezza del lavoro e al rincrudimento delle tasse..."
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