Il puparo Giuseppe Argento in una fotografia pubblicata nel 1966 dal "Giornale di Sicilia" |
Sino alla fine degli anni Cinquanta dello scorso secolo, Palermo ospitava più di una decina di teatrini di pupi, concentrati nei quartieri popolari della Kalsa, di Ballarò, di San Pietro e del Capo. Il puparo Giuseppe Argento aveva iniziato l'attività nel 1934, insieme al padre Vincenzo. Nel 1940, diventò protagonista di una vera battaglia, in Nord Africa: fu catturato dagli inglesi a Tobruk e trascorse duri anni di prigionia prima di potere fare ritorno a Palermo. Rientrato a casa, avviò il suo teatro dei pupi dapprima nel palazzo del barone Lo Monaco, poi, nel 1965, in vicolo del Pappagallo, tra il quartiere della Kalsa e piazza Marina; per i suoi spettacoli Giuseppe Argento utilizzava i copioni scritti dal padre a partire dalla fine dell'Ottocento. Nel 1975, fu protagonista di una polemica che fece notizia sui giornali nazionali, contestando lo scarso impeto manifestato durante i combattimenti con le spade rappresentati dall'Orlando televisivo di Luca Ronconi. La disputa si chiuse con una pace sancita a Palermo, nel teatrino della famiglia Argento: il puparo consegnò in quell'occasione a Paola Gassman una marionetta di Marfisa, la "donna guerriera" figlia di Ruggero II interpretata nella serie televisiva proprio dall'attrice milanese.
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