Fregio architettonico ad Isnello. Fotografia ReportageSicilia |
Eppure non c'è scelta: le province mafiose della Sicilia diverranno italiane ed europee nella misura in cui verranno scoprendo i valori e gli strumenti di una vita associata che non si fonda sulla parrocchia e sul gruppo e neppure sul prestigio e sull'audacia ma sulla legge e sul diritto, impersonalmente rappresentato dalle pubbliche magistrature.
Perché, è bene dirlo chiaramente, soprattutto ai siciliani, fin tanto che la mafia non sarà debellata, fin tanto che il senso e il costume giuridico non saranno maturati a tutti i livelli della vita pubblica e privata, il progresso economico e sociale rimarrà intralciato e rallentato e potrà anche essere deviato e sfruttato a fini di speculazione monopolistica, invece che utilizzato a fini di benessere della comunità"
DOMENICO NOVACCO, "INCHIESTA SULLA MAFIA", FELTRINELLI, 1963
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