Translate

giovedì 5 ottobre 2017

LA DISATTESA SCELTA DEI SICILIANI CONTRO LA MAFIA

Fregio architettonico ad Isnello.
Fotografia ReportageSicilia
"Senza una profonda rivoluzione democratica, senza un capovolgimento radicale che muova dagli strati fino ad oggi rimasti nell'Isola in posizione subalterna, la presunta scomparsa della mafia si rivelerebbe nulla di più che la contemporanea o successiva apparizione di una mafia giovane e nuova.
Eppure non c'è scelta: le province mafiose della Sicilia diverranno italiane ed europee nella misura in cui verranno scoprendo i valori e gli strumenti di una vita associata che non si fonda sulla parrocchia e sul gruppo e neppure sul prestigio e sull'audacia ma sulla legge e sul diritto, impersonalmente rappresentato dalle pubbliche magistrature.
Perché, è bene dirlo chiaramente, soprattutto ai siciliani, fin tanto che la mafia non sarà debellata, fin tanto che il senso e il costume giuridico non saranno maturati a tutti i livelli della vita pubblica e privata, il progresso economico e sociale rimarrà intralciato e rallentato e potrà anche essere deviato e sfruttato a fini di speculazione monopolistica, invece che utilizzato a fini di benessere della comunità"
DOMENICO NOVACCO, "INCHIESTA SULLA MAFIA", FELTRINELLI, 1963

Nessun commento:

Posta un commento