lunedì 4 settembre 2023

I COSTIPATI INTRICHI DELL'ARCHITETTURA URBANA DI ERICE

Una strada di Erice.
Fotografia di Gianni Pirrone,
tratta dalla rivista "Sicilia" edita
da S.F. Flaccovio Palermo
nel febbraio del 1953


"Motivi di difesa, ma certamente anche motivi di ordine religioso - ha scritto Aldo Pecora in "Sicilia" ( UTET, Torino, 1974 ) - hanno spinto le primitive popolazioni siciliane a fissare i loro insediamenti, lungo il perimetro marino dell'isola, come nell'interno, su alture rilevate, cocuzzoli o dorsali o creste o spianate, da cui lo sguardo domina largamente intorno; e lì le case si sono costipate l'una all'altra in grovigli ed intrichi di eccezionale complessità, con strade strettissime e contorte, e sovente a fondo cieco; e questa disposizione, permanendo intatta nei secoli come patrimonio di quelle popolazioni, è rimasta come la maglia fissa, stereotipata, sulla quale poggia e nella quale si consustanzia il centro abitato. Erice, Taormina, il nucleo più antico di Ragusa (Ragusa Ibla), Enna, Caltagirone, Centuripe - in origine tutti centri sicani, o siculi o elimi - ne sono esempi cospicui"   

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