Una fotografia di Pedone illustra il mare di Pozzillo descritto nelle pagine dello scrittore catanese
"Questa piccola baia è sempre silenziosa; nelle giornate di calma il mare vi si stende liscio e trasparente e fa un leggerissimo rumore che è come un respiro calmo fra gli scogli.
Se il mare è poco mosso o il passaggio di un motoscafo manda fin qui quattro o cinque onde lunghe, allora si sente come un delicato fragore e un poco di spuma nasce fra uno scoglio e l'altro.
Ma è questione di attimi, subito dopo torna la calma e si rivedono i pesciolini correre fra una macchia e l'altra di alghe".
Era l'agosto del 1969 quando lo scrittore catanese Ercole Patti descrisse così in "Diario Siciliano" ( Bompiani ) un angolo delle "nere scogliere di Pozzillo", nate sulla costa dello Ionio dalla lava incandescente precipitata in mare secoli fa.
La descrizione di Patti - che a Pozzillo aveva casa, ritornandovi spesso dalla sua residenza romana ( "la mia vecchia casa si trova in mezzo a un giardino di limoni, a mezza strada tra Catania e Taormina" ) - sembra trovare un preciso rimando documentario nella fotografia riproposta da ReportageSicilia.
L'immagine di un piccolo golfo catanese di pietra lavica su un mare simile a vetro trasparente venne scattata dal fotografo Pedone.
Il suo scatto venne pubblicato nel 1965 nell'opera "Sicilia" per la collana "Italgeo", edita da Bonetti editore Milano.
Il suo scatto venne pubblicato nel 1965 nell'opera "Sicilia" per la collana "Italgeo", edita da Bonetti editore Milano.
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