Pescatore a Sciacca. Foto Ernesto Oliva-ReportageSicilia |
"La vita del pescatore, figura diffusissima lungo le coste siciliane, è totalmente esposta all'insicurezza ed al caos.
Quale protezione da essi è ancora oggi operante - scriveva Luigi Lombardi Satriani in "Coste d'Italia, la Sicilia", edito da ENI nel 1968 - un orizzonte magico religioso che si pone come garanzia da un fallimento totale e come possibilità di superamento culturale dei rischi e delle crisi individuali.
Così, anche beni reali, situazioni concrete vengono assunti e trasformati in un clima magico ed il merluzzo, ad esempio, oltre ad essere quel determinato tipo di pesce, diventa mezzo scelto per una momentanea incarnazione dalla Madonna per svolgere la sua funzione di salvatrice dal pericolo dell'annegamento.
E' il caso favoleggiato da una leggenda siciliana, secondo la quale la Madonna sarebbe entrata nel corpo di un merluzzo per otturare una falla di una barca danneggiata e prossima al naufragio.
La necessità del ricorso alla sfera del 'miracolo' e della 'grazia' è molto avvertita a livello popolare, in cui si affida, appunto, all'arcano, al misterioso, la possibilità di un buon evento, dato che la condizione esistenziale quotidianamente vissuta è amara e può divenirlo sempre di più, in una progressione illimitata, perché al peggio non c'è fine.
Fra le testimonianze raccolte da Danilo Dolci nella zona di Sciacca ve n'è una nella quale si dice che un giorno un pescatore, che non aveva fatto buona pesca da tanto tempo, ebbe la fortuna di pescare una tale quantità di pesce che impazzì:
'Tornava con la barca carica di pesce e ha incominciato a buttarsi nei mucchi di pesce per buttarli a mare e gridava contro il padre ed i fratelli, "assassini, assassini"...'
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