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domenica 18 ottobre 2020

LA PALERMO PUBBLICITARIA DI MINO MACCARI



Giornalista, vignettista satirico, disegnatore, incisore e pittore, Mino Maccari ( 1898-1989 ), senese, è stato uno degli artisti più eclettici del Novecento italiano, specie negli anni che hanno preceduto e seguito il secondo conflitto mondiale.

A lui si deve, fra gli altri, un reportage compiuto nell'aprile del 1929 a Lipari con preziose indicazioni sulla vita dei confinati che il fascismo volle allontanare dalla vita politica del Paese.

Nel vastissimo repertorio della sua attività di disegnatore, alla fine degli anni Quaranta dello scorso secolo Maccari realizzò per fini pubblicitari alcune vedute delle più importanti città italiane: fra queste, Palermo.



Il committente dell'opera - pubblicata in quel periodo anche dal settimanale "L'Europeo" - fu l'AGIP di Enrico Mattei, l'Azienda Generale Italiana Petroli che si valse in più occasioni dell'apporto di Maccari; nel 1951, con la realizzazione di 12 disegni per il volume di Marcello Boldrini "Questa è l'Italia: preludio a un giro turistico", l'anno successivo, in qualità di giurato della commissione che scelse il famoso cane a sei zampe come logo dell'AGIP.



La veduta palermitana di Maccari inquadra la Cattedrale di fondazione normanna, dietro la quale si stagliano l'edificio del Teatro Massimo e la mole incombente di monte Pellegrino: una rappresentazione di maniera, con sicuro tratto grafico ed una impronta di modernismo rappresentato dalle tre stilizzate automobili che utilizzano il carburante dell'azienda. 

  

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