Pupi catanesi in una fotografia di ReportageSicilia |
A differenza di quelli palermitani, i pupi catanesi sono più grandi ( il loro peso può sfiorare i 30 chilogrammi ) e non sono snodabili.
Per questo motivo, non li si può fare inginocchiare o fare montare a cavallo, né possono sguainare la spada o conservarla nel fodero.
Così, i pupi catanesi mantengono le ginocchia rigide ed impugnano sempre il loro strumento di battaglia.
L'impossibilità da parte di cavalieri e condottieri cristiani e saraceni costruiti dai pupari etnei di compiere movimenti è stata così descritta a Palermo da Mimmo Cuticchio, durante il recente evento della "Macchina dei Sogni":
"Il maestro Emanuele Macrì, storico puparo di Acireale, era molto orgoglioso dei suoi paladini.
E a chi gli faceva notare che non muovevano le gambe e le braccia rispondeva che i suoi pupi non avevano bisogno di inginocchiarsi né di riporre mai la spada, perché erano sempre pronti a combattere"
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