L'isola dei Conigli, a Lampedusa. Foto Ernesto Oliva-ReportageSicilia |
Fra i luoghi della Sicilia che in passato hanno vantato la frequente presenza della rara foca monaca figura Lampedusa.
Il ricordo di questo mammifero si perde oggi nella memoria dei più anziani lampedusani ed è attestato dalla lettura di brevi cronache giornalistiche di tempi remoti.
Una di queste risale all'aprile del 1896 e descrive l'uccisione di una foca monaca - definita "un mostro marino" solitamente non presente a Lampedusa - nei pressi dell'isola dei Conigli:
"Nell'isola di Lampedusa è stato pescato un mostro marino, e in un modo che pare un capitolo del romanzo di 'Robinson Crosuè'.
Un contadino, camminando sulla spiaggia dell'isola, udì un rumore strano e sconosciuto.
Guardatosi attorno per conoscere la causa di quel rumore, vide che all'imboccatura di una grotta dell'isola dei Conigli, scoglio lontano dalla costa lampedusana una ventina di metri, disteso sulla morbida alga del mare, dormiva tranquillamente un animale di forme colossali.
Il contadino corse subito ad un vicino casolare e, armatosi di un fucile carico a palla, scaraventò sul mostro due fucilate che colpirono a segno.
L'animale ucciso è lungo tre metri, pesa quasi 150 chilogrammi, ha quattro zampe ed unghie molto sviluppate, bocca relativamente piccola, armata di robusta dentatura, è sfornito di baffi, ha pelle di color plumbeo con peluggine assai lucente al dorso, mentre alla base presentasi giallastra, senza pelatura.
Pare trattasi di una enorme foca, il che sarebbe un fenomeno straordinario, poiché le foche non vivono in questi mari"
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