Il 2 ottobre del 1955 il porto di Palermo fu teatro di un singolare sbarco. Una nave proveniente da Napoli consegnò ai presenti una testimonianza di teutonica efficienza; sul molo Santa Lucia venne scaricata un'argentea Mercedes 300 SLR imbragata su una sinuosa mono bisarca di colore blu. A ricevere il prezioso carico fu un gruppo di meccanici con indosso candide ed eleganti tute bianche. I mezzi erano stati spediti in Sicilia dalla Germania in vista della partecipazione alla Targa Florio in programma il 16 ottobre di quell'anno: una gara decisiva - l'ultima della serie - per l'assegnazione del Campionato Mondiale Sport e che vide la casa tedesca schierare al via le coppie Moss-Collins, Fangio-Kling e Titterington-Fitch. Con l'obiettivo obbligato di conquistare i primi due posti sul tortuoso circuito delle Madonie - unico risultato utile per superare la Ferrari nella classifica finale del Campionato - la Mercedes raggiunse il suo intento; quella siciliana, fu la prova di un'impressionante capacità tecnica ed organizzativa. La squadra tedesca, guidata dal direttore sportivo Neubauer, provò a lungo il percorso nei giorni precedenti la gara, alla ricerca della migliore messa a punto delle proprie vetture. Non furono risparmiate le spese per l'alloggio dei piloti e di uno stuolo di meccanici e dirigenti; per l'assistenza delle 300 SLR impegnate in gara, la Mercedes si "impadronì" di una villa sul lungomare di Campofelice di Roccella e di un vicino magazzino rurale. Tornando alle fotografie dello sbarco della 300 SLR al porto di Palermo - immagini pubblicate all'epoca dal "Giornale di Sicilia", che definì quel carico "merce di lusso" - colpisce l'eleganza della bisarca utilizzata per il trasporto della vettura da gara. Il mezzo, ideato dalla Mercedes per trasferire rapidamente le singole auto sui circuiti di tutt'Europa, era in grado di viaggiare ad una velocità di 170 chilometri orari. Per la bellezza delle sue forme e per le raffinate caratteristiche tecniche, quella mono bisarca aveva preso il soprannome di "Portento Blu". Il reparto corse della casa tedesca lo aveva munito dello stesso potente motore della 300 SLR, depotenziato di pochi cavalli: piloti e tecnici avevano così la possibilità di disporre in anticipo dei propri bolidi da gara per i collaudi pre-gara. Fu grazie a questo sforzo organizzativo che la Mercedes piazzò Moss-Collins e Fangio-Kling ai primi due posti di quella edizione della Targa Florio, battendo la Ferrari e vincendo così il Campionato del 1955.
La dimostrazione di forza della casa tedesca messa in mostra sulle Madonie fu così commentata da una cronaca sportiva del tempo:
"E' amaro dover constatare che la supremazia delle macchine italiane, fino a poco tempo fa incontrastata, è tramontata per il poderoso incalzare della tedesca Mercedes. Comunque è bene guardare in faccia la realtà senza tentare di mascherare la situazione venutasi a creare in campo automobilistico e possibilmente correre ai ripari. Ciò non sarà facile perché la nostra industria a carattere artigiano non possiede i grandi mezzi della marca di Stoccarda che può permettersi di spendere centinaia e centinaia di milioni per le corse avvalendosi inoltre di un complesso industriale formidabile..."
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