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martedì 18 luglio 2023

I SEGNI SACRALI DEL TERRITORIO DELL'ISOLA

Cappelletta votiva
nel territorio trapanese
fra Custonaci e Castelluzzo.
Foto
Ernesto Oliva-ReportageSicilia


"Il paesaggio - ha scritto nel 1985 Matteo Collura recensendo il saggio di Antonietta Iolanda Lima "La dimensione sacrale del paesaggio" ( Flaccovio Editore Palermo ) - malgrado gli stravolgimenti della modernità, conserva ambiti e segni propri della sacralità arcaica. Tanto da rendere possibile la stesura di una mappa sacrale del territorio; possibile a condizione che si indaghi soprattutto la cultura contadina che, avendo come base la coltivazione della terra, è, e rimane, universale.Il territorio, anche così come oggi lo vediamo, è carico di segni sacrali, di "nodi sacri" non necessariamente legati alla religiosità ( il sacro può scaturire dal trascendentale e può non essere toccato dal culto )..."

"... Ogni croce al bordo di una strada ha una sua storia, una sua leggenda; e così ogni edicola, ogni cappella, tutti i calvari e i santuari. Oggi, l'edificare, l'insediarsi, l'espandersi rispondono ad esigenze puramente economiche. Non era così una volta, quando luoghi e architetture risentivano dei miti e delle leggende che in ogni roccia, in ogni monte, in ogni fiume, in ogni piega della terra nidificavano. Ed ecco la scansione del tempo secondo il calendario popolare, e i luoghi e i tempi delle feste e delle fiere, e la curiosa mappa dei tesori di cui ovunque si tramanda in Sicilia, e la cristianizzazione dei toponimi coi tanti paesi dedicati a santi e madonne..."

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