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domenica 31 agosto 2025

VILLAROEL ED I CARATTERI DEI SICILIANI NELL'OPERA DI VERGA

Una fotografia di Giovanni Verga.
Nel post, anche una scena di
"Cavalleria Rusticana"
disegnata da Edoardo Calandra
e la scrivania in casa Verga.
Le fotografie sono tratte
dall'opera "L'Illustrazione del Medico",
opera citata nel post 


"Il siciliano, con tutte le varianti e le deformazioni inevitabili, è tipicamente cupo, restio, egocentrico. Sotto le apparenze morbide, cedevoli, remissive c'è un irriducibile nòdulo di orgoglio che si oppone o reagisce alla violenza e alla sopraffazione fisica e morale della vita e della storia. Il siciliano è un testardo timido ed ha timidi l'audacia inconsulta o la disdegnosa fierezza..."

Così il critico letterario e scrittore catanese Giuseppe Villaroel descrisse il carattere dei siciliani in un articolo dedicato a Giovanni Verga pubblicato nel gennaio del 1948 dalla rivista bimestrale "L'Illustrazione del Medico" ( Laboratori Maestretti, Milano ). 




"Il mondo verghiano - aggiunse Villaroel - è popolato di personaggi di siffatta natura, da "Jeli il pastore" a "Padron Toni" a "Mastro Don Gesualdo", ai fratelli Trao: gente semplice, ma dura, capace di soffrire in silenzio, di resistere al sacrificio, ma salvaguardando sempre la propria personalità. Anche la rinuncia è un atto di superbiosa alterigia..."


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