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martedì 8 aprile 2014

LE SCONTATE SUGGESTIONI TAORMINESI

L'oleografica rappresentazione delle bellezze costiere messinesi in tre fotografie di Alfredo Camisa 


L'abbraccio fra due correnti d'acqua
sull'istmo sabbiosa dell'isola Bella,
tra capo Sant'Andrea e capo Taormina.
Le fotografie di questo post sono di Alfredo Camisa
e vennero pubblicate nel volume
"Lo Stretto di Messina e le Eolie",
edito nel 1961 dall'Automobile Club d'Italia

Fra i tanti aspetti della realtà paesaggistica dell'isola, c'è anche quello che offre ancor oggi una visione oleografica di certi paesaggi marini, specie quelli lontani dalla disordinata realtà metropolitana propria delle città costiere.
Il rischio di una descrizione calligrafica di questi scorci costieri siciliani - che da qualche anno privilegia luoghi come i faraglioni di Scopello - ha riguardato in passato soprattutto Taormina e le località ad essa vicine.


In questa e nella fotografia che segue,
barche di pescatori nel piccolo golfo di Mazzarò

Gli scatti riproposti da ReportageSicilia sono una testimonianza di quella preferenza, e di quella bellezza un pò "di maniera" colta dal fotografo Alfredo Camisa http://www.alfredocamisa.it/ nella rappresentazione del piccolo golfo di Mazzarò, di capo Sant'Andrea e dell'isola Bella:
magnifiche immagini comunque quelle di Camisa, e specie quella che coglie l'attimo dell'abbraccio di due lievi correnti marine sull'istmo sabbioso dell'isola Bella.



La suggestione dei luoghi - soprattutto quella avvertibile più di cinquant'anni fa, all'epoca degli scatti - e la descrizione in immagini di Camisa rimandano ad una considerazione di Guido Piovene espressa nel 1957:

"La costa che scende a Sud di Messina - si legge in "Viaggio in Italia" ( Mondadori ) - è famosa per i paesaggi, e culmina con Taormina, sospesa sul mare in altura.
E su Taormina non vi è molto da dire, non si descrivono i luoghi troppo eccezionali, in cui la fantasia non trova nessun motivo di scontento, nessuna dissonanza, nulla da aggiungere di suo.
Quanto più belli sono nella realtà, tanto più nella descrizione rifiutano ogni impressione soggettiva e ci imprigionano nei più vieti luoghi comuni...".






  
      

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