"Mascagni, un toscano, quando mise in musica la storia di 'Cavalleria', non era mai stato in Sicilia.
Durante le prove il tenore cambiò le parole dell'aria con cui compare in scena perché i librettisti, entrambi livornesi, come lo stesso Mascagni, non avevano saputo dare al testo un'impronta sufficientemente siciliana.
Ma poco importava.
Nel 1890 la Sicilia - o perlomeno una certa immagine dell'isola - era di moda.
Quel che la platea di Costanzi si aspettava ( e ottenne ) era l'isola pittoresca che le ammannivano i giornali illustrati: una terra esotica di sole e di passione abitata da cupi contadini dalla pelle scura"
John Dickie
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