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sabato 16 settembre 2017

IL "C'E' COSA?" PALERMITANO DEL NULLA

Fregio architettonico ad Erice.
Fotografia di ReportageSicilia
"A Palermo esiste un'espressione dialettale ricorrente nei duelli verbali:
'c'è cosa?'
Non è una domanda da poco, perché rivela una sorta di sgomento davanti al dubbio che qualcosa, sia pure al di là del bene o del male, ci sia davvero e si nasconda da qualche parte.
Per la Sicilia, l'idea del mondo più rassicurante è la tabula rasa, concetto che ha ispirato, per esempio, le stragi di mafia.
Questo rassicurante niente, da creare con costante impegno, ha poi trovato il suo correlativo più convincente in politica, dove davvero non c'è cosa...
... Quanti ne sono venuti, e quanti ne vengono, convinti che qui sia tutto diverso.
Quanti perdono la testa dietro la presunta diversità della Sicilia.
E noi cosa offriamo?
Due facce e una stessa medaglia.
Offriamo mafia e antimafia, amaru e duci ( amaro e dolce ), sangu e latti ( sangue e latte ).
Ma dietro tutto questo affanno 'c'è cosa?'"

FRANCESCO TERRACINA,
introduzione da "Opera Incerta" di SILVIO GOVERNALI, DORAMARKUS, 2006

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