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sabato 24 dicembre 2022

ALCAMO, LA RESIDUA BELLEZZA DI UN PORTALE NEI RUDERI DI SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA

Foto Ernesto Oliva-ReportageSicilia


Dietro un muraglione in pietra che alimenta la curiosità su ciò che si nasconde dietro, Alcamo offre una testimonianza architettonica in stato di incuria; una delle tante presenti in piccoli e grandi centri urbani della Sicilia, che a farne un completo elenco occorrerebbero anni di ricerche. Si tratta del portale con colonnine e capitelli architravati inserito nei ruderi della chiesa di Santa Maria della Misericordia, nel quartiere di San Vito. Il manufatto, in stile tardo trecentesco, suggerisce il valore architettonico dell'edificio, fondato nella precedente età normanna. Su un capitello, si riconosce uno stemma della famiglia Diana, di origini piacentine. In una targa in metallo che sulla pubblica strada illustra il monumento si spiega che la chiesa "fu edificata prima del 1130 in concomitanza con l'ampliamento urbanistico del casale di Alcamo di origine araba. Nel 1313 venne consacrata come Chiesa Madre di Alcamo dal Vescovo della Diocesi di Mazara, Goffredo De Roncioni". Nei secoli successivi, il complesso religioso subì trasformazioni e un progressivo abbandono, sino allo stato attuale, piuttosto desolante. Rimane visibile lo scenografico portale, a giustificare la speranza che, prima o poi, la quasi millenaria storia del monumento possa comprendere anche il capitolo dedicato al suo recupero.

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