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martedì 1 agosto 2023

UN PAESAGGIO CHE RACCONTA IL MITO PERDUTO DELLA TARGA FLORIO

Foto
Ernesto Oliva-ReportageSicilia


Poco prima di raggiungere Sclafani Bagni - il più piccolo paese della provincia di Palermo, abitato da poco meno di 400 persone - lo sguardo spazia verso la sottostante brulla campagna arsa dal sole e dagli incendi estivi. Oltre il profilo delle colline, una striscia liquida di blu suggerisce l'idea della brezza marina. Su questo paesaggio, l'uomo ha disegnato la traccia di una strada finita nel mito dell'automobilismo del Novecento; qui - un tratto di circuito che si stende sinuoso sul terreno come il corpo di una biscia nera - si sono cimentati i piloti della Targa Florio. Mezzo secolo dopo la fine della corsa, quella strada è diventata poco più di una trazzera. I dissesti idrogeologici e l'assenza di complessivi interventi di manutenzione hanno cancellato la strada di un'eccellenza del motorismo sportivo; ed i normali automobilisti di oggi, costretti a destreggiarsi fra cunette e tratti franati, rischiano più di quanto abbiano fatto un tempo i campioni della guida.

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