Via dei Sette Dolori a Trapani,
fotografia tratta da un reportage
realizzato da Flavio Colutta nel 1956.
Opera citata nel post
"Le vie della città vecchia ricordano i carrugi genovesi. Le case sono fatte di un bel tufo dorato"
E' questa la didascalia che corredò la fotografia pubblicata nel marzo del 1956 dalla rivista "L'Illustrazione Italiana" ( attribuita a "Ente Provinciale per il Turismo" ) e riproposta in questo post. L'immagine ritrae via dei Sette Dolori a Trapani; illustrò insieme ad altre un reportage realizzato dal giornalista e scrittore Flavio Colutta, arrivato nella più occidentale grande città dell'Isola per descriverne anche le condizioni sociali e di vita. Colutta la "girò in lungo ed in largo, per afferrarla, nel dedalo di vie che ne fendono la parte più vecchia, in viuzze gremite di gente e risonanti di voci, tra palazzetti di buona architettura, portali e finestre orlate di cornici ben scolpite", e giungendo infine a questa considerazione:
"L'architettura che si è svolta qui è un'architettura di muratori anonimi, ma architetti nati, che ha obbedito alla particolare situazione di Trapani, e obbedendole l'ha fatta sua ed umana... Ci sono i vicoli da tollerare, vicoli scuri, senza colore, che a volte i caldissimi venti del Sud rendono soffocanti, e nei quali il sole scompare prima della sua ora. Ma c'è l'arioso cortile. Vi si entra ed è come passare da un lungo crepuscolo all'indimenticabile chiarità della Sicilia..."
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