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domenica 10 giugno 2018

L'INSULARITA' IMPERFETTA DELL'ISOLA DI SICILIA

Spiaggia siciliana.
La fotografia risale agli anni Cinquanta
del secolo scorso
ed è tratta dagli archivi
dell'Assessorato regionale al Turismo
"Un'isola non abbastanza isola: in questa contraddizione è contenuto il tema storico della Sicilia, la sua sostanza vitale...
Le ridotte profondità del mare nella zona dove l'Isola sorge segnano con evidenza lo spazio che divide il bacino orientale del Mediterraneo dall'occidentale: una laguna piuttosto che un abisso.
L'Isola domina questo paesaggio e ne è dominata..."

Così lo scrittore Giuseppe Antonio Borgese ragionò nel 1933 in un famoso scritto redatto per il Touring Club Italiano.
L'imperfetta dimensione isolana della Sicilia - non paragonabile a quella della Sardegna - venne invece così analizzata nel 1976 da Alfredo Panicucci in "Le coste del Mediterraneo" ( Arnoldo Mondadori Editore ): 

"La Sicilia dista dalla penisola italiana - diceva Plinio il Vecchio, il grande naturalista latino - 1500 passi; per Tucidide erano 20 stadi.
Muniti di più efficienti strumenti di misurazione, noi diciamo 3416 metri; un breve spazio fisico, dunque, ma un abisso che talvolta diviene incalcolabile nella realtà psicologica e spirituale.
Le correnti marine, i vortici, Scilla e Cariddi, antiche leggende e non dimenticati terrori, sembrano sottolineare che questo braccio di mare non è misurabile in valori numerici"





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