In molti quartieri popolari di Palermo è ancor oggi possibile acquistare pesce e farselo arrostire a legna su grandi griglie all’aperto; per trovare questi luoghi, basta alzare il naso per aria e seguire il tipico odore del pesce in cottura sulla brace.
La pratica riguarda specialmente sgombri e tranci di tonno, e contribuisce ad arricchire la ricca tipologia del fast-food palermitano di strada.
La tradizione – come dimostrato dalla fotografia riproposta da ReportageSicilia – resiste da decenni: l’immagine è tratta dal settimanale “Cronache” del 31 maggio del 1955 ed accompagna un reportage palermitano di Manlio Cancogni dedicato alle imminenti elezioni politiche regionali.
L’anonimo fotografo realizzò lo scatto in un quartiere del centro storico, forse nella zona del mercato della Vucciria.
Oltre a quello che indica il civico dove è possibile arrostire il pesce, un altro cartello pubblicizza la trattoria “al Gambero” e le specialità casalinghe della pasta al forno e del brodo di carne: ancor oggi piatti irrinunciabili della cucina popolare palermitana e tali da sopravvivere alla trattoria stessa, chissà da quanti anni scomparsa.
Dovrebbe trattarsi di vicolo Paternò
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