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mercoledì 19 novembre 2014

SICILIANDO














"Ai miei tempi, in Sicilia, dominava il problema della fame, ossia il diniego del cibo.
I più fortunati come me potevamo mangiare, da ragazzi, pane e formaggio, pane e mele, o giuggiole dalle tinte rosa-porpora stinte, ulive sott'olio, o quelle cotte sotto la brace.
O intingere pane e vino cotto mielato, oppure in succo di gelso nero, in Sicilia pervenuto dalle sponde meridionali del Caucaso, dalla Persia e dalla Grecia.
Altre volte mangiavamo pane a cui le nostre madri aggiungevano fettine sottili di altro pane, dicendo:
'Il minor pane fate finta che è cosciotto di fagiano, ventricolo cotto di gallina, o biscotto regina'"
Giuseppe Bonaviri

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