"La guerra 1914-1918 fu anche in Sicilia una brillante occasione per affari illeciti, ma fruttuosi.
Queste nuove occasioni di arricchimento, congiunte all'ulteriore indebolimento dei pubblici poteri, che la guerra stessa provocava, aumentarono il potere e l'arroganza della 'onorata società', i cui membri estendevano le loro angherie e la loro sopraffazione anche ai padroni, con l'obiettivo ultimo di spossessarli.
In tale atteggiamento i mafiosi erano favoriti dall'inettitudine della nobiltà terriera, da più generazioni assente dalla campagna, succube della mafia e assolutamente incapace di fronteggiarla"
Michele Pantaleone
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