L'insegna della "Ditta Zarcone" nel quartiere palermitano di Ballarò. La fotografia venne pubblicata nell'aprile del 1960 dalla rivista palermitana "SiciliaMondo" |
La fotografia - presentata dalla didascalia "la lunga salsiccia del signor Zarcone" ( evidente condivisione di quel doppio senso ) - comparve sulla rivista "SiciliaMondo" nell'aprile di quell'anno.
In quelle stesse pagine, il periodico palermitano diretto da Franco Nacci affrontò l'argomento del Piano regolatore e di risanamento cittadino dei quartieri storici; fra questi, appunto, Ballarò:
"Anche dopo la guerra del 1915-18 - si legge in un articolo firmato G.Z. - questo del risanamento fu una specie di motivo conduttore, che veniva ripreso di quando in quando, come un ritornello ingannatore.
Anche qui si sono succedute le notizie, i progetti, i piani, gli stanziamenti, ma ben poco si è potuto sinora constatare, poiché tutti hanno modo di osservare come, nelle vicinanze immediate del centro cittadino, si serrino tenaci e retrivi a ogni afflato della civiltà centinaia e centinaia di casupole, di edifici invecchiati, anacronistici e cadenti, in straducole maleodoranti e prive del pur minimo raggio di sole..."
Oggi, il risanamento dei quartieri storici di Palermo - Ballarò, Albergheria, la Vucciria, il Capo, la Kalsa - si può dire solo in minima parte realizzato.
A Ballarò convivono ancora povertà, edilizia fatiscente ed esempi di splendore architettonico, in un tessuto umano che ha nel frattempo accolto - rigenerandosi anche in termini demografici - centinaia di immigrati di origine africana.
Così, il quartiere un tempo nobilitato dalle salsicce del signor Zarcone rappresenta oggi la contraddittoria vitalità di Palermo: qui, il chiassoso e tumultuoso mercato ha una funzione calmieratrice di complesse tensioni sociali, di origine essenzialmente economica.
I turisti che sempre più numerosi affollano Ballarò sono spesso incapaci di leggere questa difficile realtà; di andare cioè oltre quella visione sguaiatamente folclorica della vita nei quartieri popolari palermitani tramandata nel 1960 da "SiciliaMondo".
I turisti che sempre più numerosi affollano Ballarò sono spesso incapaci di leggere questa difficile realtà; di andare cioè oltre quella visione sguaiatamente folclorica della vita nei quartieri popolari palermitani tramandata nel 1960 da "SiciliaMondo".
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