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domenica 22 dicembre 2024

LA DIFFICILE RICERCA DEL PETROLIO SICILIANO DEL GEOLOGO SCOZZESE ALLISON

Lavori preparatori
per l'estrazione del petrolio
alla periferia di Ragusa.
Fotografie tratte dall'opera citata nel post.


Tra la fine del 1952 e gli inizi del 1953 la "Gulf Oil Company" di Pittsburgh e la "Anglo Iranian Oil Company" avviarono a qualche centinaio di metri dalla periferia di Ragusa i lavori per l'attivazione di un primo pozzo d'assaggio per l'estrazione di petrolio. Una grande trivella era arrivata dagli Stati Uniti sino alla stazione di Ragusa; da qui, i pezzi erano stati trasportati a bordo di parecchi camion. Nell'area di installazione delle attrezzature di perforazione lavorarono operai del posto, scavando la pietra a colpi di mazza, senza martelli pneumatici o l'utilizzo della dinamite. Il cantiere ragusano attirò allora le attenzioni del settimanale "Epoca", che affidò a Luigi Barzini junior un reportage su quel primo tentativo di estrazione del petrolio nella Sicilia del secondo dopoguerra. Nel suo lungo articolo - pubblicato il 18 aprile 1953 e corredato dalle fotografie riproposte nel post - Barzini segnalò le difficoltà allora incontrate in Sicilia dai ricercatori delle multinazionali del petrolio:

"Il capo geologo della Anglo Iranian che risiede a Caltanissetta, in un villino modesto nei sobborghi, si chiama Archibald Allison, scozzese, occhialuto, esile, titubante. E' molto cauto nel parlare e solo indirettamente si capisce che, in fondo, non è pessimista. Dice:

"In nessun paese in cui ho lavorato ho trovato le difficoltà della Sicilia. In Persia, per esempio, individuate le varie falde si poteva contare che, per chilometri, le cose sarebbero state quasi uguali, salvo minori variazioni. Qua non si può prevedere nulla. Di solito noi studiamo le rocce che emergono per giudicare come potrebbero essere gli strati del sottosuolo, dove le rocce antiche sono coperte, come nel meridione dell'Isola, da una spessa coltre di formazione più recente. Tuttavia nessuna regola fissa vige qua. La Sicilia è una terra tormentata di cui non si riesce a stabilire con certezza la storia geologica. Troviamo strati antichi sopra strati più recenti, accostamenti insoliti e inspiegabili. Ovunque andiamo alla cieca. In Sicilia, più che altrove... " 






Il lavoro è complicato dal fatto che le carte geologiche della Sicilia furono preparate e disegnate tra il 1830 e il 1880, quando ancora non si praticava l'arte di classificare l'età delle rocce in base ai microfossili, fossili riconoscibili al microscopio. Rocce simili ma distanti epoche intere come formazione venivano dipinte sulle carte dello stesso colore, per cui il dottor Allison, i geologi della Regione e quelli delle altre compagnie sono costretti a correggere le vecchie carte come possono prima di formulare qualsiasi congettura..."


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